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Fondo Nuove Competenze, aziende sempre più digital. Nel Salernitano oltre 150 domande Attualità 

Fondo Nuove Competenze, aziende sempre più digital. Nel Salernitano oltre 150 domande

Sempre più aziende puntano sulla digitalizzazione e formazione informatica dei dipendenti. Nel Salernitano sono oltre 150 le micro, piccole e medie imprese, associate alla federazione Unica, che hanno firmato l’accordo sindacale utile per la presentazione delle domande, per un totale di 1,5 milioni di euro di contributi che saranno rimborsati per i costi sostenuti per la formazione dei dipendenti.

Il Fondo Nuove Competenze, rifinanziato per il 2023 con un incremento della dotazione finanziaria di 180 milioni di euro, è uno strumento di politica attiva, cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo, per sostenere aziende e lavoratori nella fase post pandemia da Covid, attraverso lo sviluppo di competenze digitali e una formazione mirata alla persona, soddisfacendo i fabbisogni emergenti delle imprese.

«Sono tante le aziende salernitane che hanno partecipato – commenta Alessandro D’Amico, vicepresidente nazionale Unica e responsabile Unica di Salerno – e avuto l’opportunità di ricevere assistenza da parte della nostra associazione di categoria che ha gestito le istanze nostri iscritti. Oltre 150 aziende – continua – hanno siglato l’accordo sindacale utile per la presentazione delle domande quasi tutte relative a percorsi formativi di digitalizzazione di base, per non creare disparità fra i lavoratori, e specialistica per un totale di 1 milione e mezzo di euro di incentivi che le aziende si vedranno rimborsati per i costi sostenuti per la formazione dei dipendenti».

Per il vicepresidente nazionale di Unica il fondo nuove competenze «rappresenta un importante strumento per rendere sempre più competitive le micro, piccole e medie aziende alle prese con un mercato sempre più globale e un settore delle vendite on line in costante evoluzione, con la pandemia che ha fatto da acceleratore, come testimonia l’incremento dei siti di e-commerce registrati aumentati quasi del 40% rispetto al 2019».

Grazie alla proroga della scadenza per la presentazione delle domande e all’incremento della dotazione economica del fondo, è stato possibile ampliare la platea dei potenziali beneficiari, assicurando incentivi per imprese che affrontano cambiamenti connessi alla doppia transizione digitale ed ecologica.

«I criteri utilizzati per la seconda edizione del bando hanno consentito di allargare ancora di più la platea dei potenziali beneficiari, dimostrando come l’aspetto delle certificazioni delle competenze, rispetto agli standard formativi europei, sia considerato di primaria importanza tanto da voler toccare la totalità delle aziende e non solo poche realtà. Purtroppo permangono però, in qualche caso, procedure troppo farraginose legate al coinvolgimento dei fondi paritetici interprofessionali che, in alcune circostanze, hanno reso complicata la presentazione delle domande».

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